E' un'area naturale protetta della regione Campania istituita nel 1995 con sede a Nusco a pochi km da Bagnoli Irpino.
La vetta più alta è il monte Cervialto (1.810 m), seguono il monte Terminio (1.806 m), monte Polveracchio (1.790 m), l'Accellica (1.660 m), il Mai (1606 m) e il Pizzo San Michele (1.567 m) . Del parco fanno parte l'oasi naturale del Monte Polveracchio, l'oasi naturale Valle della Caccia e l'altopiano Laceno.
LA MAGIA DEL LACENO GHIACCIATO
LACENO D'ESTATE
LACENO IN AUTUNNO
LACENO IN PRIMAVERA
Le passeggiate ad alta quota ci regalano sempre grandi emozioni, da non sprecare. La natura rigogliosa, con piante da scoprire. I paesaggi. L’aria pura. Il silenzio. E anche il piacere di incontrare gli animali al pascolo (mucche, pecore, cavalli), liberi e tranquilli, in un ambiente naturale, occupati soltanto a crescere con i loro piccoli.
Lungo i pascoli sono visibili le collinette di terre prodotte dall'attività della talpa
Vi attendono un'infinità di percorsi natura per tutte le difficoltà. Potrete scegliere di cimentarvi in impegnative salite in vetta oppure in passeggiate facili ed educative.
Il Consorzio Laceno con la "Carta dei Sentieri" ne indica almeno venti.
Laceno è in posizione privilegiata per praticare tantissimi sport invernali. E' la base ideale per chi muove i primi passi sugli sci o per passeggiate con le ciaspole. Molto presto gli amanti del freeride potranno raggiungere le vette più alte del Rajamagra e lanciarsi in discese mozzafiato. Le stazioni sciistiche sono attualmente in costruzione e saranno disponibili presumibilmente per fine anno 2023.
Il Lago Laceno è situato a quota 1100 metri in una conca carsica immersa nel verde dei Monti Picentini, contornata da cime alte e significative. Lo specchio d’acqua incanta abitanti e visitatori di passaggio. E' una delle bomboniere campane che conserva però le tradizioni, i ritmi ed i sapori veri della montagna!
Diversi i percorsi di degustazione dei piatti tipici dell'Irpinia da gustare durante le vostre vacanze.
Bagnoli ha infatti un’intensa tradizione culinaria: tipico di queste zone è il tartufo nero, parente di quello bianco, più raffinato ma non per questo più buono.